Rita Levi Montalcini
Rita Levi Montalcini
Torino, 22 aprile 1909 – Roma, 30 dicembre 2012
Biografia
Rita Levi Montalcini nasce a Torino nel 1909, dall’ingegnere elettrotecnico, Adamo Levi, e dalla pittrice, Adele Montalcini, cresce in un ambiente sereno ma rigido e nel 1930 sceglie, a seguito della morte per cancro di una sua governante, a cui era molto affezionata, di studiare medicina all’Università di Torino. Nel 1936 si laurea in Medicina e Chirurgia con 110 e lode, si specializza in neuropatologia e psichiatria. In quanto ebrea è costretta, dalle leggi razziali, a trasferirsi nel 1939 in Belgio e a proseguire gli studi all’Università di Bruxelles. Torna a Torino e crea un laboratorio domestico nella sua camera da letto. Con Giuseppe Levi si occuperà degli effetti dell’estirpazione degli arti negli embrioni di pulcini così da approfondire la differenziazione dei centri nervosi. Con lo scoppio della guerra civile, la famiglia Levi-Montalcini vagabonda inizialmente per l’Italia meridionale e, in un secondo momento, si stabilisce a Firenze. Nel 1944 la Montalcini lavora come medico nel quartier generale anglo-americano. Torna a Torino e, nel 1946, studia come ricercatrice alla Washington University grazie al biologo Viktor Humburger, che aveva notato gli esperimenti della giovane scienziata. Conduce vari esperimenti, scrive diverse tesi in America e ci rimane per 30 anni fino al 1977, ricopre, inoltre, un ruolo fondamentale nello studio di malattie come l’Alzheimer e il Parkinson, studia la cellula dei tumori nelle cellule nervose. Insegna zoologia e riceve il Premio Nobel per la medicina nel 1986 grazie alla scoperta del NGF (fattore di crescita nervoso), l’anno successivo il presidente Reagan le consegna la National Medal of Science, maggiore onorificenza scientifica in America. Ha collaborato con le maggiori istituzioni scientifiche italiane. Colpita da maculopatia degenerativa, nel 2001 viene nominata senatrice a vita. Muore all’età di 103 anni a Roma nel 2012, è sepolta nel cimitero monumentale di Torino.
Personalità
Rita Levi Montalcini ha dedicato la sua vita alla scienza, è stata una donna libera e sempre al fianco delle altre donne, esortandole a dimostrare il proprio potenziale. Lavorò in varie campagne umanitarie come quella contro le mine antiuomo o quella per l’assegnazione di borse di studio alle universitarie africane. Guardò particolarmente anche l’ecologia e il risparmio idrico. È stata un punto di riferimento nella lotta ai tumori, ancora oggi risultando una figura evocativa soprattutto per i giovani. Una donna che non si è mai fermata, che con coraggio e determinazione ha proseguito la sua missione di ricercatrice, sempre nell’interesse del bene comune.