Renata Fonte
Nardò, 10 marzo 1951 – Nardò, 31 marzo 1984
Renata Fonte
Nardò, 10 marzo 1951 – Nardò, 31 marzo 1984
Biografia
Nacque a Nardò, nella provincia di Lecce, e frequentò il liceo classico della propria città, coltivando la passione per le lettere e la scrittura di racconti e poesie. Si sposò ed ebbe due figlie, vivendo nell’amore e nella volontà di tenere sempre unita la famiglia, anche quando il marito era costretto a spostarsi per lavoro. Fu intorno al 1980 che, assieme all’insegnamento, iniziò a coltivare anche l’inclinazione politica, iscrivendosi al Partito Repubblicano Italiano e candidandosi alle elezioni comunali del proprio paese. Grazie alle sue ottime capacità, divenne consigliere comunale impegnandosi nella tutela del territorio e dei diritti delle donne. I suoi problemi nacquero quando le venne assegnato l’Assessorato all’ambiente, mandato che svolse col massimo del dovere e della volontà, tanto da “scomodare” coloro che volevano speculare sulla bellissima zona di Porto Selvaggio. Fu per questo che, la notte del 31 maro 1984, mentre rincasava dopo una seduta d’Aula, due sicari la freddarono. Le riconoscenze furono tantissime: tra queste, l’associazione “donne insieme”, che combatte la criminalità e promuovere legalità e giustizia.
Personalità
Difendere la natura, combattere la criminalità e la speculazione soprattutto se impatta sul futuro della propria comunità è un valore assoluto.
Renata Fonte sicuramente non si aspettava d’essere uccisa ma il ricordo del suo sacrificio non merita solo d’essere raccontato ma deve diventare, come già è, esempio per chiunque ama la propria terra e la bellezza di cui l’Italia è ricca.