Ondina Valla
Ondina Valla
Bologna, 20 maggio 1916 – L’Aquila, 16 ottobre 2006
Biografia
Ondina Valla nasce a Bologna nel 1916, come Trebisonda Valla, dopo quattro fratelli maschi; fin da giovanissima possiede un carattere grintoso e spiccate abilità atletiche. Gareggia sin dalle prime esperienze durante i campionati studenteschi a Bologna contro la coetanea Claudia Testoni, che come lei intraprenderà la carriera agonistica. A 14 anni diventa campionessa italiana ed è convocata per partecipare ai Giochi Olimpici di Los Angeles nel 1932, a cui non parteciperà poiché sarà ritenuto sconveniente per una ragazza della sua età. Durante gli anni ’30 è riconosciuta come modello sano della gioventù italiana e la stampa la definisce “il sole in un sorriso”. È la prima donna italiana a vincere una medaglia d’oro ai Giochi Olimpici del 1936 a Berlino negli 80 metri ostacoli, successivamente conquisterà il quarto posto nella staffetta 4x100m. I suoi successi in queste competizioni sportive ne accrescono la popolarità e sdoganano la partecipazione femminile agli eventi agonistici. Nel 1937 fissa il primato nazionale nel salto in alto con 1,56 m, che verrà battuto nel 1955 da Paola Paternoster Carotenuto con il vantaggio di un solo centimetro. La Valla, dopo le Olimpiadi, contrae una spondilosi vertebrale, che le impedisce di continuare con lo stesso ritmo la propria carriera sportiva, nonostante questo ottiene tre vittorie ai Giochi mondiali dello sport di Tokyo e 15 titoli nazionali: tra gli altri è sei volte campionessa nazionale degli 80 m ostacoli e cinque volte campionessa nazionale assoluta del salto in alto. Arriva prima nel lancio del disco e seconda ai campionati abruzzesi nel getto del peso, successivamente lascia lo sport e sposa Guglielmo De Lucchi con cui abita durante gli anni ’50 a L’Aquila. Durante una permanenza a Berlino nel 1978 le viene rubata la medaglia d’oro del suo unico successo olimpico, per questo Primo Nebiolo, al tempo presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera, le dona una copia di questa. Muore a L’Aquila il 16 ottobre 2006.
Personalità
Ondina Valla è stata il simbolo di una generazione di donne che è riuscita a farsi spazio in un mondo maschile come lo sport, parte fondamentale della cultura occidentale fin dalla tradizione greco-romana, la quale ha originato i Giochi Olimpici e ha improntato l’educazione di centinaia di generazioni anche attraverso la lotta. Ha vissuto a pieno e con spirito sportivo e competitivo le sfide della sua carriera, sacrificandosi fin dalla prima gioventù per la propria passione. Ha inviato un forte segnale alle donne italiane, che si sono sentite finalmente parte integrante di un grande popolo, in grado di emergere e conquistare l’onore per qualcosa di più alto e nobile.