Norma Cossetto

Visinada,  17 maggio 1920 – Antignana, 5 ottobre 1943

Norma Cossetto

Visinada,  17 maggio 1920 – Antignana, 5 ottobre 1943

Biografia

Norma Cossetto nasce il 17 maggio 1920 a Santa Domenica di Visinada, Giuseppe, suo padre, è un dirigente del Partito Fascista e podestà di Visinada. Norma si diploma al liceo classico di Gorizia nel 1939, ha una passione per l’insegnamento, per il canto, per il pianoforte, per la pittura e per gli sport. Dopo essersi diplomata si iscrive, diventando quindi studentessa fuorisede, all’ Università di Padova, al corso di lettere e filosofia. Nel 1943 sta preparando la tesi di laurea, dal titolo “L’Istria Rossa”, e per documentarsi visita in bicicletta i paesi dell’Istria e gli archivi presenti sul territorio. Dopo l’armistizio dell’8 settembre, la famiglia Cossetto riceve numerose minacce che culminano con la razzia della loro abitazione da parte dei partigiani slavi, ma ci sono anche italiani, del Maresciallo Josip Broz Tito.  Non trovando il capofamiglia, i partigiani interrogano Norma e poi le chiedono di unirsi a loro ma lei rifiuta. Successivamente la ragazza viene arrestata, insieme a parte della sua famiglia, e portata, insieme ad altri prigionieri, in una scuola di Antignana. Qui abusano di lei legandola ad un tavolo e, dopo giorni di sevizie, viene scaraventata viva nella foiba di Villa Surani.

Nei territori compresi tra l’Istria e la Venezia Giulia sono presenti queste cavità carsiche tristemente ricordate proprio per essere state adottate dai comunisti titini come luogo d’omicidio e d’occultamento dei cadaveri. Settimane dopo l’infoibamento, avvenuto tra il 4 e il 5 ottobre, i tedeschi riprendono il paese e arrestano molti partigiani. Grazie a loro Licia Cossetto riesce a scoprire quanto accaduto a sua sorella e a suo padre, anche lui vittima di un esecuzione partigiana. Il corpo della ragazza viene recuperato solo un mese dopo e, così, viene sepolta nella tomba di famiglia a Visinada. Nel 1949 riceve dall’Università di Padova una laurea ad honorem in lettere e filosofia, mentre nel 2005, il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi le assegna una medaglia d’oro al merito civile.

Personalità

Norma Cossetto è stata una brillante studentessa, amante della propria terra, tanto da dedicarvi la propria tesi di laurea. Nonostante la giovane età ha fatto propri il legame indissolubile con la propria famiglia e la propria Patria, non rinnegando i suoi valori a costo della vita. Quanti avrebbero, pur di non “rischiare”, rifiutato di passare nelle fila dei nuovi vincitori rinnegando la propria identità?

Lei, a differenza di molti altri, è rimasta fedele a se stessa, alla propria cultura e alla propria famiglia e per questo ha pagato con la vita. 

A distanza di cento anni, sebbene sia il simbolo delle violenze che molte donne come lei hanno dovuto subire con l’unica colpa “di essere italiane”, Norma è ricordata per il suo sorriso imperituro e per essere diventata il simbolo della tragedia delle foibe e dell’esodo. Grazie a lei l’Italia sta ricordando cosa è successo ai nostri fratelli dell’adriatico orientale dedicandole piazze, vie, parchi e monumenti.